Organizzazione perfetta. Location un suntuoso patio in riva al mare, un grill pronto ad arrostire eccellenti tagli di carne, gli invitati tutti eleganti. Tra gli ospiti anche due nuovi puros imponenti. L’evento il compleanno di Vincenzo.
I due ospiti imponenti sono stati due Montecristo Open Eagle. Tutto ha inizio dopo una ricca cena a base di carne e di un ottimo vino rosso. Apro la scatola ed estraggo i due sigari. Qualche giorno prima avevo pensato che il compleanno del mio migliore amico sarebbe stato l’occasione giusta per provare questo habano, nuovo entrato nel listino dei puros cubani importati in Italia.
Dimensioni notevoli e cepo importante: (vitola geniales) con una lunghezza di 150 mm, Cepo 54. Costruzione ineccepibile, fascia colorado stesa ad arte, forte e di impatto la profumazione a crudo, che ricorda il cioccolato amaro,doppia anillas.
Il sigaro, nonostante giovane, si presenta pronto per essere fumato, sicuramente consigliabile, però, affinarlo in humidor per ottenere la giusta scomposizione degli aromi.
Per un sigaro così giovane ci aspettavamo una partenza potente, ma così non è stato. Dopo pochi puff si percepiva un aroma di media intensità con sentori di cedro, gentile e cremoso. Non abbiamo riconosciuto, sia io che Vincenzo, cambiamenti importanti tra il primo ed il secondo terzo. Verso la fine della fumata il sigaro aumenta la sua forza senza mai diventare prepotente, e prevale un aroma di tipo legnoso. Forse ci aspettavamo una miscela con un’ evoluzione più complessa da un sigaro così “imponente”, ma sicuramente abbiamo apprezzato la “semplicità”, la discrezione e la perfezione manifatturiera di questo sigaro che ci ricorda i campi da golf (vedi Golf and Cigars).
I migliori auguri per un futuro luminoso, trapunto di stelle, in un oceano di serenità caro amico mio.