Compro sigari cubani. Dunque, i sigari cubani si dividono in tre categorie: quelli ufficiali –ovviamente originali- che si acquistano nelle tiendas per turisti e costano una barbarità. Qui si paga allo stato cubano i logici requisiti di veridicità e qualità del prodotto. La seconda categoria sono i sigari falsi. Ma quando dico falsi, intendo vere e proprie fregature, in quanto di tabacco c’è solo la foglia che riveste il contenuto che è un composto di foglie di banano. Questi, sono i sigari che si vendono nella calle, da abili chulos che li appioppano a turisti sprovveduti che pensano di fare un grosso affare, oppure dalle jinetere al proprio novio che, grazie alla forma estatica in cui versa, comprerebbe pure Fidel Castro. La storia che propinano è sempre la solita. Narra di un fantomatico cugino (Cuba è un intreccio di cugini) che, lavorando in una fabbrica di puros, per arrotondare il magro salario, ogni tanto ha l’occasione di rubare qualche scatola per rivendersela. Effettivamente la confezione trae in inganno un occhio inesperto; scatole come quelle originali con tanto di targhette di monopolio e timbri ufficiali. Purtroppo, chi ne compra una scatola non sa che fumerà una Chiquita. L’ultima categoria è rappresentata dal falso d’autore. In questo caso il prodotto è buono (il tabacco è veramente tabacco) ma, ovviamente, non proviene dalle fabbriche ufficiali. Ma in questo caso, nessuno ti racconterà storie farlocche: se sei arrivato a loro –i distributori come Hernandez- è perché sai che stai jineteando a tua volta un buon prodotto che tu stesso spaccerai come autentico e che conosci già che corrisponde alle caratteristiche peculiari di qualità. Questo commercio parallelo, fa felici molti individui: da chi vende a chi compra. Il prezzo medio di una scatola si aggira sui 20-25$ e sono tutti giustificati dal guadagno che, se hai i giusti canali di distribuzione del prodotto, puoi sicuramente realizzare. L’economia sommersa dell’isola somiglia ad una gigantesca borsa nera che si intreccia con il mercato della ricettazione. Si ruba, si vende, si campa. (da www.siporcuba.it)
Mentre fino agli anni 90 si era abituati a fumare sigari correttamente invecchiati e affinati, improvvisamente, il mercato impazzito ha cominciato a offrire sigari freschi, che dico, freschissimi e spesso falsi! Le nuove generazioni di fumatori sono praticamente cresciute nel palato fumando solo sigari cubani freschi, il più delle volte falsi, senza conoscere minimamente qual è lo straordinario vero sapore dei nobilissimi grandi Avana. Acquistare sigari fuori dai negozi autorizzati è molto rischioso. Solo se conoscete molto bene chi vi li vende e siete un buon conoscitore in materia potete azzardarvi a farlo. I sigari più imitati dai falsari sono i più conosciuti: Cohiba, Montecristo, Romeo y Julieta. Se chiedete infatti per strada dei marchi diversi da questi difficilmente potrete trovarli. La scatola dice ben poco. Il logo-marchio “Habanos”.. e il sigillo verde del governo vengono sempre prelevati dai falsari nelle fabbriche o dalle tipografie e posti sulle scatole dei falsi. Infatti nelle tipografie statali i falsari hanno amici compiacenti che li riforniscono di tutto il necessario per vestire la scatola come una originale. Il retro della scatola può dare indicazioni più precise sulla veridicità del prodotto ma anche queste indicazioni vanno prese con il beneficio del dubbio. Aprendo la scatola controllate i sigari. Devono essere di colore lunghezza e larghezza uguale, avere un aspetto vellutato e le foglie che li avvolgono esternamente (capa) non devono presentare delle venature vistose. Guardando il sigaro dalla parte dove si accende (piede) non devono vedersi dei vuoti tra le foglie arrotolate di tabacco che devono essere invece ben compatte. Prendendo poi il sigaro dal “piede” provate a stringerlo un poco facendolo girare tra le dita, se esce del tabacco, il sigaro non è fatto con delle foglie intere ma con della “picadura”, cioè ritagli di scarto del tabacco o è fatto a macchina.
Nel retro della scatola si può notare il timbro a fuoco “Habanos HECHO EN CUBA totalmente a mano” ed un timbro ad inchiostro. Da questo si può risalire alla fabbrica e alla data di produzione. La presenza di questo timbro può dare una certa assicurazione sull’originalità del prodotto.
Per maggiori informazioni sul nuovo sigillo vi rimando a http://www.habanos.com/article.aspx?aid=330