Se esiste una forma d’espressione ancora immune dai condizionamenti questa è l’arte. E così, la musica, le parole, i colori, la materia, possono in qualche modo “trasfigurare” anche i soggetti o i temi più “scottanti”. E’ il caso del fumo, universalmente riconosciuto dannoso e ormai universalmente perseguitato dalla maggior parte delle persone. Navigando sul web mi sono imbattuto nelle opere di due artisti contemporanei che vorrei presentare in modo estraneo dai condizionamenti di quello che si ritiene “politicamente corretto”. Quello che percepiamo osservando le opere di Sandra Knuyt è attrazione. Attrazione per i volti femminili, che dipinge con colori acrilici, tra le cui labbra poggia seducente un sigaro. Nata nel 1966 in Belgio, il suo talento artistico è stato riconosciuto da tutti fin dalla gioventù, con numerosi premi a concorsi artistici. La sua infanzia è stata fortemente influenzata dalla nonna, una cantante professionista, che ha permesso a Sandra di sviluppare un carattere forte e creativo. La sua mente ha grandi capacità di immaginazione e di visualizzazione, la sua arte è spontanea, schietta, emotiva e guidata da valori universali e principi naturali. E’ il sottile piacere del fumo lento che accomuna le sue donne, bionde, more, bianche e di colore: per alcune vera passione, per altre semplice vezzo, per altre ancora esibizione o provocazione estetica. Artista quotata, Sandra Knuyt vanta i propri quadri esposti in gallerie d’arte importanti, da Miami a Los Angeles, da Lugano a Sidney, da Singapore a Kuala Lumpur, oltre a numerose personali e collettive che, in Europa, l’hanno vista protagonista in Italia (a Milano) e in Germania. Il sigaro è fonte di ispirazione anche per un altro artista, il
francese Gérard Le Roux, che ha il proprio atelier nella deliziosa Place de la Mairie di Saint Tropez. Qui, tra quello che lui definisce il suo “frutteto” fatto di monumentali ciliegie, mele, pere, olive “germogliate” dal marmo di Carrara, si scoprono altrettanto giganti sculture raffiguranti sigari. E’ in seguito ad un prolungato soggiorno a Cuba, nel 2003, che Le Roux, lui stesso gran conoscitore di sigari, si dedica a questo nuovo progetto figurativo in cui la forma cilindrica e allungata, modellata sugli Avana, si assembla in combinazioni sofisticate rigorosamente in bronzo, le cui tonalità richiamano quelle della foglia del tabacco. (tuttotabacco settembre 2007)
La pittura è più forte di me; mi costringe a dipingere come vuole lei. (Pablo Picasso)