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Mi auguro che la strada sia lunga…

Appunti di un subacqueo fumatore di sigari cubani.

L’estate sta finendo diceva una canzone di qualche anno fa. Ieri sera sono andato alla presentazione dell’ultimo libro di Fausto Bertinotti, ho fumato un sigaro Partagas che  i Francesi qualificano come “indetronable” e fumando ho ricordato con piacere le belle immersioni subacquee fatte nel Mediterraneo questa strana,lunga, noiosa e riposante estate.
bertinottiOre 19 doccia veloce, eccoci pronti nel giardino del Circeo Park Hotel. Dopo un mese di ombrellone in prima fila ci ritroviamo catapultati, io, mia moglie ed i miei suoceri alla presentazione del libro di un grande uomo, un politico con la “P” maiuscola di cui non condivido pienamente le idee, ma che stimo profondamente, con la stessa stima che ho nei confronti di tutti i grandi pensatori. Il titolo, un verso di Konstantinos Kavafis: “Devi augurarti che la strada sia lunga” tratto dalla poesia Itaca. “Itaca ti ha dato il bel viaggio,/ senza di lei mai ti saresti messo/ in viaggio: che cos’altro ti aspetti?”
E’ l’idea di questo viaggio, il fatto di dare un grande valore non solo al raggiungimento degli obiettivi, ma anche al percorso intrapreso per raggiungerli. Il fatto di credere in qualcosa, di mettersi in “viaggio” per qualcosa senza aspettarsi altro. Fausto Bertinotti è un uomo morale. Pensavo e bruciavo. “C’è sempre la necessità, per chi vuole cambiare il mondo, dell’attesa dell’evento, di ciò che cambia la scena senza essere stato prevedibile”. Apprezzo la volontà di voler cambiare questo mondo, infame e spesso crudele, ma mi esalto ancora di più all’idea che lo strumento per dominare tanta violenza e tanto egoismo possa essere l’attesa. Non nel senso di accettare passivamente il susseguirsi degli eventi, ma un’attesa attiva, “autentica e partecipata” come dice Bertinotti. Anche a me piace seminare. Condivido l’idea dell’Autore che questo sia il momento di seminare e come dice Kavafis mi auguro che la strada sia lunga, per godere della crescita delle piante dei miei sogni anche se forse non sarò io a vedere i loro frutti.
Continuando a riflettere, pesantemente, rientrati a casa accendo sotto il patio, che ha accompagnato tante belle serate della mia famiglia nel mese di Agosto, un sigaro “indetronable”. Cercavo qualcosa di concreto, un amico, un compagno di viaggio, un illuso come me. E’ molto difficile descrivere questo avana in poche righe. Partagas Serie du Connaisseur N.1. vitola: Palma Larga ring 38 lunghezza 18.50 CM / 7.2 INCHES. PARTAGAS_SerieDuConnaisseurNo1Non ha evoluzione eppure non annoia, infatti il suo gusto complesso si manifesta diverso ad ogni PUFF. L’aroma è forte, a tratti aggressivo, mi sembra di godere di esso anche solo annusando il fumo senza aspirarlo nella bocca. E’ una sinfonia di contraddizioni. Paragonato al Cohiba Lanceros, rende quest’ultimo una carezza. Non a caso i Francesi qualificano questo Partagas come “indetronable“.
Immerso in quest’aroma forte e speziato, con le labbra bagnate da un sorso di un magnifico Ron Cacique Antiguo… hecho en Venezuela sapientemente regalatomi dal  mio caro amico Stefano, comincio a ricordare gli amici dell’estate. Amici speciali, quelli conosciuti sotto il livello del mare. Esperienze uniche. Inaspettate. Sempre diverse. orsodivingGrazie a Corrado e a Paola e allo staff 2009 dell’Orso Diving di Poltu Quatu (www.orsodiving.com/)per la magnifica assistenza e per la splendida organizzazione delle mie giornate di immersione nella splendida cornice dell’arcipelago della Maddalena. Un grazie speciale anche a Franco, Gianluca e Roberta del Serpico Sub Diving Center di S.Felice Circeo (http://www.serpicosub.it/) serpicoche non solo mi hanno accompagnato per la prima volta nella mia vita a visitare l’isola di Ponza…e dopo aver girato tra i cinque continenti, quasi me ne vergogno, ma per avermi permesso di fare splendide immersioni a pochi chilometri da Roma in tutto relax, in un’atmosfera amichevole e rilassante.

Il viaggio non può consistere solo nell’approdo al porto finale, ma piuttosto nel  superamento di mille pericoli, ostacoli, prove e nella verifica di mille  esperienze. Il viaggio diventa prova di conoscenza, nel senso più ampio del termine.
Esso è lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, l’istintiva attrazione / repulsione per ciò che ci è estraneo, la misura della distanza che ci separa dalle realtà sconosciute, la sfida al confronto, l’abilità di relazionarsi con il diverso da noi, la capacità di adattamento a situazioni imprevedibili.

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Partagas “shorts” Vs Quintero y Hno “Nationales”

Lo scorso week-end del 25-26 Aprile, orfano del mio fratello di Habanos per impegni diversi e al quale invio un ringraziamento particolare per le belle parole scritte alla fine del suo ultimo articolo, ho deciso di fumare due sigari che appartengono a marchi storici della tradizione, quali “Partagas” & “Quintero y Hno”180px-partagasquintero. Entrambi, proprio in virtù del fatto di appartenere a tali marche, sono sigari che presentano una certa “ruvidezza” che però non è sempre sinonimo di mancanza di carattere, tutt’altro! Ovviamente i sigari in questione non sono paragonabili per molteplici fattori, quali ad esempio il differente formato, ma hanno anche alcune caratteristiche che li possono accomunare, come il prezzo d’acquisto molto contenuto (per essere un Habanos), o la scarsa evoluzione che  spesso è tipica dei formati medio-piccoli.

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Partagas "shorts"

Il Partagas “Short” (vitola : Minuto – Lunghezza 110mm, Diametro 16,67mm; ring: 42) è un sigaro che mi ha divertito molto, all’esame visivo la capa appariva molto grassa, di colore marrone dorato e pressochè perfetta. Se dovessi dargli un nomignolo lo chiamerei sicuramente “il bullo” (soggetto giovane dai comportamenti violenti). Infatti, appena acceso, ha messo subito in mostra il suo carattere con note di pepe nero e cuoio, intervallate talvolta, da aromi più dolci tipici del biscotto, per poi ripartire di gran carriera nell’ultimo terzo, con marcati sentori di terra. Inoltre il sigaro presentava un tiraggio perfetto se pur fossi stato avvertito dell’incostanza di questi sigari e dei frequenti problemi di tiraggio. Penso che fumerò quanto prima un altro “bullo” di Partagas, perchè mi ha lasciato davvero un piacevole ricordo.

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Quintero y Hno "Nationales"

Diverso è il discorso che ha riguardato il Quintero y Hno “Nationales”(vitola : Nationales – Lunghezza 140mm, Diametro 15,87mm; ring: 40), avevo già avuto modo di fumare questo Habanos la scorsa estate, e pur non essendone stato entusiasta allora, ho voluto riprovarlo a distanza di tempo ma purtroppo, questa volta, sono stato vittima di problemi di tiraggio per tutto il primo terzo. Sapevo in partenza della pressochè inesistente evoluzione del Nationales, che definirei però un sigaro  sincero, e allo stesso tempo piuttosto delicato con leggere note di pepe bianco e  sentori di cuoio. Direi che questo è un sigaro adatto a chi si accosta per le prime volte ad un Habanos e  non riesce ancora a cogliere a pieno tutte le sfaccettature di una complessa paletta aromatica, che solo un puros di grande qualità può esprimere.

Se si parte dal presupposto di non pretendere troppo dal Nationales, si potrà apprezzare a fondo la sua vera essenza: “la semplicità”.

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